Non pensare all’orso bianco!
Lo scrittore Dostoevskij ha ispirato un noto esperimento di psicologia. Egli sfidò suo fratello a non pensare ad un orso bianco. Il povero fratello non riuscì a distrarsi, anzi il pensiero dell’orso bianco divenne per lui ossessivo.
Nell’esperimento messo a punto dallo psicologo Wegner venne chiesto ai partecipanti di non pensare a un orso bianco per solo cinque minuti. Nel frattempo i soggetti erano invitati a descrivere i pensieri che liberamente attraversavano la loro mente. I partecipanti dovevano suonare un campanello ogni volta che il pensiero andava sull’orso bianco. Il risultato fu che i campanelli suonarono di continuo.
Scherzi della mente pensante
Più ci sforziamo di sopprimere un pensiero più questo ritorna con forza. Paradossale!
Perché è così difficile far uscire dalla nostra testa dei pensieri non graditi?
Nel momento in cui ci impegniamo a non pensare a qualcosa la nostra mente si trasforma in un guardiano che lavora su due fronti: da un lato non permette al pensiero indesiderato di entrare, dall’altro si assicura che quel pensiero non sia nemmeno “in arrivo” portando così, per ironia della sorte, la mente a pensarci.
Quindi che il contenuto dei pensieri sia un problema di relazione, un desiderio non ancora realizzato o una scocciatura lavorativa la frase: “non ci pensare” non funziona!
Sopprimere i pensieri negativi
Vi sono delle strategie per evitare i pensieri indesiderati. Tra tutti metodi elencati di seguito i primi tre sono quelli che preferisco e che solitamente suggerisco ai pazienti in psicoterapia. Tuttavia invito sempre le persone a sperimentarne più di una strategia per poi scegliere quelle più funzionale per loro.
- Lo spazio dei pensieri negativi: Posticipare i pensieri indesiderati a un momento preciso della giornata della durata di mezz’ora. Le ricerche dimostrano l’utilità di questo metodo per placare la mente evitando così di impegnare energie nella soppressione dei pensieri non graditi.
- Scrivere: Un modo efficace per liberarsi dai pensieri indesiderati è quello di trasferirli dalla mente, dove si prensentanto confusonati e circolari, alla carta. Relegare i pensieri negativi al foglio permetette di discaccarsi da essi e trovare loro un posto dove siano meno ingombranti.
- Attenzione focalizzata: In uno studio Wegner e colleghi hanno chiesto ai partecipanti di non pensare all’orso bianco e di concentrarsi su una Volkswagen rossa. In questo caso i soggetti sono stati facilitati ad evitare i pensieri legati all’orso bianco. Quindi concentrarsi su dei distrattori può aiutare a sopprimere i pensieri indesiderati. Scegliete un’attività (piacevole) sulla quale porre l’attenzione invece di lasciare che la mente vaghi in cerca di qualcosa di diverso a cui pensare.
- Ridurre il multitasking: Riempire le giornate di impegni per evitare i pensieri negativi non è di aiuto. Anzi lo stress e il sovraccarico mentale rendono i pensieri non graditi più disponibili.
- Accettare i pensieri indesiderati: Osservate il modo in cui i pensieri affollano la mente. Immaginate di essere degli spettatori di teatro e di vedere i pensieri che entrano e prendono spazio nella vostra testa per poi osservarli uscire di scena pian piano.
- Meditazione e cosapevolezza: Le tecniche di meditazione Mindfulness rafforzano la capacità di controllare i prodotti della propria mente. Queste tenchiche richiedono un esercizio costante, ma già dopo poche settimane si possono sperimenatre i benefici.
Bibliografia:
Wegner, D. M. (1994). White Bears and Other Unwanted Thoughts: Suppression, Obsession, and the Psychology of Mental Control. The Guilford Press: NY, New York.
Wegner, D., Schneider, D., Carter, S., & White, T. (1987). Paradoxical effects of thought suppression. Journal of Personality and Social Psychology, 53 (1), 5-13 DOI: 10.1037/0022-3514.53.1.5