Attacchi di panico

Si manifestano quando l’ansia inizia a crescere in modo esponenziale fino al culmine in cui si trasforma in una paura o minaccia molto intensa, che si presenta in modo improvviso ed è accompagnata da sintomi quali: sensazione di mancanza d’aria, dolore al petto, paura di morire o di impazzire.
Le persone che hanno avuto un attacco di panico hanno il terrore di rivivere quella situazione trovandosi così chiusi dentro un circolo vizioso in cui la paura della paura porta ad evitare situazioni o luoghi potenzialmente ansiogeni dai quali sarebbe difficile allontanarsi o ricevere un aiuto nel caso di un attacco di panico inaspettato. In questo modo verranno evitati gli bus, la cena con gli amici e una serie di attività che fanno parte della vita quotidiana. Al problema dell’ansia si aggiunge spesso un umore depresso per la situazione che si sta vivendo, per il fatto di aver perso la propria autonomia e di dover dipendere dagli altri per la paura di stare soli.
Solitamente dopo il primo attacco di panico le persone si rivolgono al pronto soccorso, convinte di soffrire di qualche male fisico. A seguito del primo attacco, gli altri diventano più prevedibili, ma non per questo gestibili.
Gli attacchi di panico hanno una risoluzione breve una volta iniziata la terapia psicologica. Durante i colloqui viene richiesto al paziente di assumere un ruolo attivo nella lotta agli attacchi, lavorando con il terapeuta all’apprendimento di nuove modalità di pensiero e di comportamento che vadano a recidere il circolo vizioso che tiene in vita il disturbo finché esso non si presenterà più.

Pensieri:

  • Mi manca l’aria, non respiro.. aiuto! Non ce la faccio!

Sintomi:

  • Depersonalizzazione
  • Fame d’aria
  • Dolore al petto
  • Tremori
  • Sudorazione
  • Paura di impazzire o di morire

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